Il successo.
Desiderarlo, cercarlo, volerlo, pianificarlo.
Questo è il paradigma della nostra società, questa è la nostra credenza che sostiene le nostre azioni per cercare di raggiungerlo.
Ma esiste un altro punto di vista, alternativo e rivoluzionario.
Di chi è passato indenne dal dramma dei campi di concentramento e ha indagato l’animo umano nelle condizioni dove di umano non esisteva più nulla se non la cosa più importante.
La dignità, per dare un senso a tutto ciò che accadeva. Un senso all’esistenza.
“Non amare il successo. Quando più lo ami e lo prendi come un obiettivo, più ti allontanerai da lui. Il successo, così come la felicità, non può essere perseguito; deve accadere, e accade solo come effetto collaterale di una dedizione personale a una causa più grande di se stessi o come prodotto della dedizione a una persona che non è se stesso. La felicità deve accadere, e lo stesso vale per il successo: devi lasciarla accadere anziché preoccuparti per lei”. Victor Frankl